Il cervo e la fidanzata tettona 2

« Older   Newer »
  Share  
ilbloggerfetish
view post Posted on 26/1/2012, 23:38




___1___

Mi era crollato addosso il mondo. Mi sembrava di trovarmi nel profondo di un incubo.
Per molti giorni non vidi Valentina: lei non si fece sentire ed io non osavo chiamarla, neanche per chiarire. Cosa c'era da chiarire, poi?
Un pomeriggio, però, squillò il telefono.
"Pronto?"
"Ciao, tesoro". Mi sentii gelare quando riconobbi la voce. Era lei, era proprio lei, la mia ragazza.
La troia. Come osava chiamarmi "tesoro"?
"Senti", mi disse "volevo parlare di quello che è successo quella notte. So che probabilmente sei arrabbiato, ma ti prego, non riattaccare. Ascolta almeno quello che voglio dirti".
"Ti sto ascoltando" sussurrai.
"Bene. Vorrei che tu venissi a casa mia, questa sera. Così... be', così possiamo far chiarezza su quanto è accaduto e prendere delle decisioni. Verrai?"
Mi sentii rispondere: "Verrò".
Quella sera alle otto ero a casa sua.
Suonai il campanello, poi mi accorsi che la porta era aperta.
Entrai.
Tutto era buio.
L'atmosfera mi ricordava quella terribile scena di qualche tempo prima, quando l'avevo vista scopare alla baita con il suo amante, quel bastardo schifoso.
"Valentina?" chiamai. "Sono arrivato".
Silenzio per qualche minuto. Poi una voce:
"Sono qua, nella mia stanza, vieni".
Percorsi il corridoio e raggiunsi la sua stanza. Aprii la porta e...
Cazzo! Per poco non svenni.
Sul letto, completamente nudo e a cazzo moscio, c'era Claudio, il suo amante. Lei era inginocchiata ai piedi del letto, in mutandine e reggiseno.
"Ciao, amore", mi salutò. "Benvenuto".

___2___

"Cosa significa?" domandai. La mia voce tremava per la rabbia e lo stupore.
"Ho visto quanto ti sei eccitato l'altra volta, mio bel cornutello", disse Valentina con un ghigno. "Ne abbiamo discusso con Claudio. Abbiamo pensato che sarebbe stato bello ripetere l'esperienza..."
"Io non credo che..." Avevo ricominciato a balbettare. Proprio come l'altra volta.
Valentina si alzò e mi raggiunse sulla soglia. Mi prese per mano e mi portò vicino al letto. Mi fece inginocchiare.
"Non fare storie", disse. "So che sei eccitato come un porco. So che ti va. Stavolta faremo tutto molto più lentamente, così ti godrai ogni minimo dettaglio..."
Non appena ebbe finito la frase, cominciò a leccare il cazzo di Claudio. Gli passava la lingua tra i coglioni e lungo l'asta ancora moscia. Nel frattempo mi guardava.
"Ti piace come glielo lecco?" mi chiese facendomi l'occhiolino.
"S... sì" biascicai senza quasi rendermene conto.
Intanto Claudio mugolava di piacere.
Valentina spalancò la bocca e fece scomparire il cazzo tra le sue labbra. Cominciò a pomparlo come un'indemoniata, sbavando e mugugnando senza ritegno. Vedevo le sue guance gonfiarsi e assumere la forma della mazza del suo amante. Il quale, nel frattempo, mi guardava e rideva.
"Ora gli lecco anche il culo", mi disse Valentina e con la lingua cominciò ad esplorare quel buco oscuro. Claudio apprezzò molto.
"Ti va una bella spagnoletta, amore?" gli domandò poi. Il bastardo annuì con vigore.
La mia ragazza si posizionò il cazzo dell'amante tra le immense poppe e cominciò a farlo godere in quella maniera tanto libidinosa. Che troia che era! Stringeva quelle meravigliose tettone e si muoveva con un ritmo ipnotico. Nel frattempo lo guardava negli occhi.
"Te le godi le mie poppe, vero?"
"Oh sì... sei fantastica..."
Andarono avanti per un bel po'. Io, a pochi centimetri, ero come paralizzato. Il mio cazzo no, però: mi accorsi che era diventato duro come la pietra.
"Come immaginavo, il cornuto si è eccitato di nuovo" disse Valentina notando la mia erezione. "Tiratelo fuori, cornutello, e fatti una bella sega..."
Me lo tirai fuori e cominciai a menarmelo.
Lei nel frattempo continuava quella meravigliosa spagnoletta. Istintivamente, mentre mi segavo, allungai una mano e le tastai un seno. Quel seno morbido, caldo... che fino a poco tempo prima credevo fosse solo mio.
"Ehi, ma che fai?" sbottò lei. "Ma guarda te che razza di porco... vuoi partecipare, non è vero?"
"Sì" risposi. "Per favore... fai partecipare anche me..."
Che coglione che ero diventato.
"E va bene" disse lei. "Ti faremo partecipare. Comincia facendo una bella sega al mio amante!"
"Cosa? Io non intendevo questo..."
Neanche mi rispose. Mi prese la mano e la portò intorno al cazzo di Claudio. Cominciai a masturbarlo pian piano. Nel frattempo Valentina salì sul letto accanto al suo amante e cominciarono a pomiciare.
Ogni tanto lei staccava la bocca da quella di Claudio, mi guardava e ghignava: "Che cornuto... ti piace masturbare il mio amante, vero? Masturbalo bene... che ora me lo prendo tutto in figa!".
Così disse così fece. Spostandomi senza tanti complimenti, si mise a cavalcioni su Claudio. La sua figa calda inghiottì il cazzo.
Cominciò la cavalcata.
Io mi sedetti sul letto accanto a loro per osservare la scena. Le tette di Valentina ballavano pazzamente all'aria. Claudio ogni tanto ci immergeva la testa in mezzo, leccandole con gusto.
"Che belle tettone" le diceva.
"Grazie tesoro... e sono tutte per te..."
"Cazzo, non resisto più... sto per venire"
"Sborra allora, non trattenerti... riempimi la figa".
Claudio venne mugolando. Si scaricò nella figa della mia ragazza, poi si sdraiò sul letto esausto.
Poco dopo venni anche io, sporcando il pavimento.
La mia ragazza rise.
"Ormai hai capito qual è il tuo ruolo" mi disse. "Quello di cornuto guardone. Sai bene che non rinuncerò mai al cazzo di Claudio. E' lui adesso il mio vero amore. Da oggi in poi tu sarai sempre servizievole con noi".
Poi arrivò l'ordine che aspettavo.
"E ora leccami la figa".

___3___

Oramai non mi sorprendevo più della troiaggine di Valentina. Avevo capito di che pasta era fatta e c'era poco da fare.
Quello che invece mi sorprese, e non poco, fu la mia reazione. Lentamente, col passare del tempo, la cosa mi eccitava sempre di più. Tanto che ero arrivato al punto di eccitarmi soltanto pensando a lei fottuta dal suo amante, e ad attendere con trepidazione i loro incontri.
E ce ne furono, eccome se ce ne furono: intere notti passate a fottere, mentre io li guardavo arrapatissimo, per poi ripulire obbediente la figa di Valentina da tutto lo sperma.
Lei era la mia bella troia tettona... ed io il suo cervo.
Vale la pena raccontare di un altro episodio, che avvenne un paio d'anni dopo. Fu quella la prima volta, infatti, che si aggiunse un'altra persona a quegli incontri perversi.
Claudio aveva proposto a Valentina di coinvolgere un suo amico, un certo Samuele. Le disse che sarebbe stato divertente essere fottuta da due cazzoni, mentre io guardavo. Lei accettò all'istante, non solo perché ci teneva a compiacere sempre e comunque il suo amante, ma anche perché l'idea di prendersi un altro pisellone in figa e in culo la arrapava. Inoltre, aveva capito chi era questo Samuele e le piaceva non poco.
Così avvenne. Stavolta ci trovavamo a casa mia. Dopo i convenevoli di rito, Valentina si mise subito d'impegno per riscaldare l'atmosfera: in piedi davanti a Claudio e Samuele, che se ne stavano seduti sul letto, si faceva palpare tutta. Indossava soltanto mutandine e reggiseno ed era bellissima, oltre che porchissima.
Io, su una poltrona in fondo alla stanza, già mi ero preso in mano il cazzo e mi stavo masturbando.
Valentina ancheggiava, offrendo le belle chiappe ai due, che cominciarono a baciarla in ogni dove.
Poi si inginocchiò di fronte a loro e gli accarezzò gli uccelli duri da sopra i pantaloni, per poi sfilarli e menarli a dovere.
“Vi piaccio, bei porconi?” chiedeva segandoli. “Vedrete quanto vi farò godere...”
Si alzò per baciarli entrambi: lunghe pomiciate appassionate, che contribuivano a rendere tutto più eccitante. Poi tornò a dedicarsi ai loro cazzi, succhiandoli con ardore. Non tralasciò, ovviamente, neanche i coglioni.
Dopo qualche minuto, tutto fu pronto per iniziare la grande cavalcata. Valentina non stava più nella pelle dall'eccitazione. Salendo sul letto, si rivolse a me, che continuavo a masturbarmi:
“Guarda cornuto, guarda bene come la tua fidanzata riceve due cazzi insieme...”
Per poco non venni solo a sentire quelle parole.
Valentina fece sdraiare Claudio e gli salì sopra, infilandosi il cazzo in figa. Cominciò a muoversi dolcemente, poi aumentò il ritmo. Le tettone penzolavano davanti alla faccia dell'amante, che non disdegnava di baciarle e leccarle.
“Forza, Samuele” disse poi Valentina. “Ora tocca a te... sbattimelo nel culo mentre lo prendo in figa da Claudio... a te l'onore, sei l'ospite d'eccezione stasera...”
Un ruolo che al bastardo andava proprio bene, dato che si fiondò subito sul culo di Valentina. Il quale culo, oramai abituato alla grande mazza di Claudio, non ebbe difficoltà ad accogliere quella, comunque grossa, di Samuele.
I sospiri, i gemiti, le grida d'eccitazione di Valentina riempirono presto la stanza.
“Sì!” diceva “scopatemi per bene, porci! Così, davanti al mio ragazzo! Lavorami bene la figa, Claudio... mmm... e tu Samuele, fammelo per bene il culo! Oh sì così... sei bravissimo... aaah.... forza ragazzi, datemi i vostri cazzoni... maiali fottetemi.... ancora... sì, ah così...”
Non so quanto durò complessivamente. I due cambiarono posizione e s'invertirono di ruoli frequentemente.
L'unico che non avrebbe mai più potuto cambiar ruolo ero io.
A me spettava guardare. Masturbarmi. E leccare.

___4___


La via della trasgressione fu per noi lunga e appagante. L'episodio con Samuele non fu l'unica conseguenza della ormai perenne fame di cazzo di Valentina. Ci furono tante altre avventure davvero incredibili... e magari un giorno ne racconterò ancora.
 
Top
0 replies since 26/1/2012, 23:38   1796 views
  Share